Tadelakt
SCRIVO QUESTO ARTICOLO IN OCCASIONE DEL CORSO TENUTO IL 18 Ottobre 2012 VOLENDO RACCONTARE NON SOLO DEL MATERIALE E DELLA TECNICA IN SÈ MA ANCHE QUALCOSA IN PIÙ.
Prendere in mano gli utensili per realizzare una parete in tadelakt trasporta nella dimensione artigianale dei maalem (maestri marocchini) dove l’ingegno fonde abilità manuale con una materia presente in natura, trasformandola in una meravigliosa finitura. Il tadelakt è un rivestimento completamente idrorepellente costituito da una particolare calce proveniente dalla regione di Marrakech. La città rossa, Marrakech, è un luogo dove passato e presente si fondono. Percorrere gli intricati vicoli della medina offre una personale travolgente scoperta e coinvolge tutti i nostri sensi. La strada è il luogo dove si svolge ogni attività. Si può assistere alla produzione di manufatti in legno, ceramica, tessuto, alla vendita di olive, mandorle, frutta. Il tadelakt ha origine qui, in un luogo dove dimensione culturale ed estetica sono fortemente radicate allo scorrere della quotidianità, dove nei cafè si sorseggia per ore un bicchiere di te alla menta, mentre tutt’intorno un caos apparente cattura gli sguardi. Dove si respira un’aria carica di mistero, di contrasti, di parole non dette, di sguardi che celano segreti e dove, una volta valicato l’Alto Atlante, il senso del tempo sembra evaporare. Un’opulenza di colori, di oggetti artigianali, di antiche e superbe decorazioni, di raffinati palazzi carichi di sentimento estetico in cui la bellezza illumina il senso dell’esistenza. Un determinato luogo geografico, dove le forme d’arte sono ricche di simbolismi legati alla religiosità e in cui le decorazioni danno forma alla parola divina. La calligrafia è forma artistica articolata e sembra costruire le pareti degli edifici. Interpreto le superfici in tadelakt come una sorta di dipinto che incorpora nei segni della materia e nelle diverse reazioni cromatiche, la memoria di abili mani, di atmosfere arcaiche e di delicate forme artistiche vivificate dalla luce timbrica, particolarmente nitida, che bagna questa terra.
E’ alquanto affascinante notare come di fronte a questa intensa pubblica attività l’interno delle case sia invece gelosamente custodito. Nelle vie articolate della città si notano prestigiose porte che indicano la presenza di antiche abitazioni, i riad, in cui viviamo l’incanto degli spazi intimi e silenziosi. Anche l’ingresso non dichiara immediatamente la distribuzione e la composizione degli spazi interni: uno o più vestiboli celano un patio interno, un vuoto centrale, fonte luminosa che arieggia gli ambienti intorno. Mentre il perimetro murale rivolto verso l’esterno è solitamente una parete piena o di poche aperture dalle dimensioni contenute. Il tadelakt ha restituito prestigio a queste antiche abitazioni spesso restaurate da stranieri e diventate delle magnifiche maison d’hotes dove ogni stanza presenta arredamento e finiture di colore diverso. La stesura del materiale richiede abilità ed è scandita da una serie di passaggi dove la calce viene gradualmente levigata seguendo i tempi di asciugatura. Una volta stesa, la calce viene livellata con l’ausilio di un frattazzo in legno. L’originale è fatto a mano, ed emana il profumo proprio del legno di cedro. Si usa poi una cazzuola per uniformare e comprimere l’intonaco e successivamente una pietra dura che viene alternata a spatole di plastica, le migliori vengono ricavate da vecchi contenitori. Infine, in un secondo tempo, si passa all’applicazione del sapone nero all’olio d’oliva che viene fatto penetrare levigando ulteriormente con la pietra. La consistenza delle pareti in tadelakt risulta essere compatta, liscia, piacevole al tatto e oltretutto impermeabile. Le variazioni di intensità di colore, qualche lieve imperfezione e il suo aspetto visivamente materico rendono gli ambienti unici e seducenti. Durante il corso ci siamo soffermati indagando combinazioni cromatiche che vanno dai toni delicati e neutri bianco-grigi della naturale colorazione della calce, fino a raggiungere, con l’aggiunta di ossidi, colori più intensi come il blu che conferisce maggior profondità ad un ambiente o i toni dal rosso all’arancio per spazi più allegri ed energici. Le tonalità consentono di modulare l’intensità decorativa di ciascun ambiente.